Sunday, 10 September 2006

CARACAS - P.to CRUZ - Isla Margarita

Ecco il vostro eroe (iihihihi) che dopo 3 giorni di Caracas si muove a est verso il mar dei Caraibi finalmente.
Da notare 2 storie che mi hanno raccontato dei crimini più ricorrenti e dei consigli sui vari paesi che visiterò, a Caracas il nuovo modo di rapinare i turisti è la seguente: vengono drogati tramite volantini o bevande con una nuova droga che ti immobilizza inizialmente e poi ti pone in stato di semi incoscienza cosi che i ladri oltre a rapinarti di ciò che hai in tasca ti mandano a prelevare al bancomat. Tu in stato di incoscienza obbedisci senza opporre resistenza... carino...
Mentre in Colombia uno dei consigli che ti danno è di non vestirti mai di verde militare perchè la guardia nacional ti potrebbe scambiare per un guerrigliero e un guerrigliero per la guardia nacional... e non si sa cosa è peggio...
Allora il mio viaggio continua, dopo l'ultima sera a Caracas a base di una sontuosa cena alla Follata de Pollo, il giorno dopo mi dirigo a est in bus verso P.to de la Cruz, la strada è molto bella in mezzo tra montagne e foresta, di fianco una ragazzina che torna a casa dopo un provino di calcio a Caracas....
Dopo 2 ore di viaggio ci fermiamo nel nonnulla a mangiare, mi faccio di seguito una empanadas unta come leone di lernia e una arepa, una specie di paninetto fatto di pasta e carne nel quale inconsapevole faccio mettere dentro queso guyana e un mistruglio di uova e chissà che... risultato pesantezza estrema per tutte le restanti 3 ore di viaggio.
Arrivato a Puerto de la Cruz decido di camminare verso un hotel che forse aveva posto: " il bellissimo Caribe Mar" (una merda), dopo 25 min di camminata con zaino sotto il sole lo trovo e mi alloggio.
Passo il resto della giornata e nottata a Puerto de la Cruz una cittadina sul mare molto viva ed essendo sabato sera piena di gente e mercatini, 2 annotazioni, non capisco perchè era piena di locali libanesi e arabi e la coda al ferry per andare a Margarita.
Allora dopo una coda di un ora arrivo molto vicino al mio turno, e che succede, i 2 allo sportello chiudono dicendo che hanno finito il turno... aspettiamo ancora 20 min ma nulla succede e ci vengono a dire di fare la coda da un altra parte... la gente come rassegnata cambia fila... ora io mi immagino un Mastro con la manina tra i denti che avrebbe ululato zio caro zio caro... invece no si vede che in Venezuela fare la fila e rassegnarsi è normale...
Al momento sono pronto per imbarcarmi per Isla Margarita dove come sempre non so dove alloggerò... vedremo...

ciaooo


Isla Margarita - Los Roques

Ecco a voi il vostro eroe, o il vostro sfigato preferito,
Allora iniziamo a dire che sono via da una settimana e mi sembra di essere in viaggio da 2 mesi per le cose che ho gia visto, le persone incontrate etc....
Allora inizio oggi con una nota socio-politica di come il Venezuela del pre Chavez fosse influenzato dagli USA soprattutto per il petrolio, innanzitutto è l'unico stato del sud america ad avere come sport nazionale il baseball, inoltre è fantastico da vedere come rottami di buick o caddilac degli anni 60 girino per le città (spesso come Taxi Abusivi) e spesso ci voglia l'antitetano per salirvi.
Oltre a questo al mercato nero il dollaro e l'euro vanno via come il pane, ho scoperto che il cambio ufficiale di 1 euro è 2.550 Bolivares, in un internet point di Caracas ho cambiato a 2.850 e ieri al ristorante la isla 3.000. Ovviamente spesso si rischiano frodi con denaro falso.
Torniamo al viaggio, ero rimasto al ferry per Margarita, dopo una coda di 1 ora sotto il sole per salire sul ferry sudato come una caccola, decido di chiamare vari hotel consigliati dalla Lonely, allora trovo posto all'hotel TORINO a Porlamar, BENE! prendo il taxi dopo essere arrivato all'isola e qui i primi dubbi, cercando l'hotel passiamo delle vie assurde, con gente per strada, pattumiere, bambini nudi che corrono in giro... Purtroppo lo troviamo, ora capisco il costo di 12 euro a notte, l'hotel Torino è una schifezza e soprattutto nella zona peggiore dell'isola, infatti particolarità del Venezuela... in centro vi è sempre concentrazione di povertà...
Bene ormai ci sono mi alloggio nella suite... (poi vedi foto), faccio un giro ma è desolante, quindi corro ai ripari e chiamo il mio contatto Karina, che mi viene a prendere da li ad un'ora con molto timore... Usciamo con 2 suoi amici molto simpatici, ma la cosa più eclatante arriva alla fine, al momento di lasciarmi in hotel dopo un pò di prese per il culo da parte loro per la sicurezza della zona, torna su Jimmy e mi obbliga a lasciare la stanza per ospitarmi a casa sua (GRANDISSIMO!).
Dopo la notte a casa di Jimmy mi dirigo a Playa del Agua dove dovrebbe esserci vita e mare come aveva detto il luganese un pò strano... beh divertente il fatto che appena arrivo lui che si era spacciato come gioielliere, becco la sua donna in spiaggia a vendere collanine... Grande!!!
Dopo la giornata molto rilassante in spiaggia e una serata morta, diciamo che il lunedì è solo giornata di puttane a Playa del Agua che appena mi vedono iniziano a ululare Italianooooooooooo amoreeeeee 100 euro.... Io scappo!
Il giorno dopo mi sveglio alle 6,00 per andare a Los Roques. Finalmente, appena sorvoliamo gli atolli... ecco il paradiso, mare cristallino sabbia bianca pesci wow
la giornata si svolge con una coppia di induritissimi tedeschi, una coppia di Caracas di 45enni molto in confidenza con 3 ragazzi napoletani simpaticissimi (poi scoprirete il perche dell'affiatamento tra i 5), 2 veterinarie di Caracas e la guida, dopo qualche drink (alcuni del gruppo rum e cuba libre alle 9.00 a.m.) ci dirigiamo per un ora di snorkeling alla barriera corallina, e dopo il pranzo alla scoperta di altre spiagge stupende...
Dopo qualche altro drink i ragazzi di Napoli mi confidano il motivo della complicità, il marito aveva chiesto a ragazzi di realizzare una sua fantasia sessuale, insomma 3 uomini e sua moglie... (complicità hi hi hi) alla sera vado fuori con i ragazzi a cena e in un locale di Playa del Agua, anche se sembra ancora morta...
Intanto programmo una gita alle cascate di Canaima...

Alla prossima

Diego


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